I "cafè" non tirano, anzi negli usa precipitano


Grafico meraviglioso, fino al 2007.

NEW YORK - È crisi anche per Starbucks, la maggiore catena al mondo di 'caffetterie', quotata al Nasdaq. La società ha annunciato in una nota la propria intenzione di chiudere 600 punti vendita negli Usa. Una decisione che dovrebbe comportare un taglio di ben 12.000 dipendenti. In media 20 dipendenti per punto vendita.

Le chiusure annunciate da Starbucks riguardano punti vendita che non generano «utili in linea con le aspettative della catena.» La compagnia con sede a Seattle ha inoltre annunciato che prevede di aprire meno di duecento nuove caffetterie negli Stati Uniti nell'anno fiscale 2009. Starbucks cercherà di sistemare i dipendenti che lavorano negli esercizi che saranno chiusi negli altri punti vendita.