L'orso sul Dow Jones attende una pausa

DJ average dal 1929
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L'indice Dow Jones average è stato calcolato a partire dal 1896.
Più che la accuratezza , di questo indice interessa la relativa fedeltà all'economia statunitense e quindi complessivamente all'economia occidentale. La maggiore economia orientale , rappresentata dal Nikkei 225, ha infatti andamenti diversi e negli ultimi 30 anni e anche gli indici settoriali hanno spesso sensibili differenze rispetto al DJ, nell'estensione più che nella direzione.

Dunque l'importante è la storia e gli accadimenti nei momenti critici.
La storia dei minimi e dei massimi topici di oltre 100 anni sta nel grafico. E il grafico ha tutta l'aria di avvertire che venerdì 21 ottobre è stato trovato se non un minimo assoluto, almeno una zona di minimo piuttosto solida nel medio periodo. La correzione dai massimi è infatti del 47,5 %, più o meno quanto accadde nel 1929 e nel 1974, a cui seguirono due rimbalzi estesi rispettivamente del 50% ( 5 mesi) e del 87% (23 mesi).
Anche nel 1906 e nel 1912 il DJ si dimezzò in breve tempo , reagendo poi velocemente (minimi rispettivamente nel 1907 e nel 1914).
Al momento, per quel che le analogie possano contare (ma contano), la situazione grafica rimane del tutto simile a quella del 1974.

La questione era sott'occhio da tempo (intravista sull'SP 500) sebbene apparisse molto remota questa evoluzione, e al di là dei movimenti intermedi che si potranno realizzare (un nuovo minimo ad esempio), i livelli dei minimi di venerdì anche se violati con un ulteriore minimo verranno ripercorsi nel breve al rialzo. L'importante è che la ripartenza non soffra della volatilità manifestata nelle ultime 5 settimane.

Quale sia l'evoluzione, il rialzo (rimbalzo) e il tempo impiegato, dovrebbe riportare il DJ in prossimità almeno di 11.000 punti trascinando con se tutti gli indici, tale movimento andrà preso come una occasione di vendita per le posizioni ingessate o (dai minimi di 7000 tutt'ora possibili) e come una occasione di acquisto speculativo sull'azionario per chi non lamenta perdite.

Per il dopo la sfera di cristallo è piena di nebbie e nulla esclude di poter vedere nuovi minimi successivi (6.000 punti circa).

I bond trentennali Usa hanno raggiunto zone di massimo (il grafico rappresenta il tasso, che diminuisce) e possono rimanervi per un lungo periodo, almeno finchè i tassi ufficiali verranno mantenuti bassi , alcuni sicuramente diminuiti, per almeno un anno/ anno e mezzo. In tutto il mondo, è così e così rimmarrà finchè il KO economico non sarà assorbito, nella rassegnazione collettiva o in qualche rinsavimento nel mutamento delle classi dirigenti abbarbicate al paradigma finanziario , lasciando posto poi ad una inflazione reale, "più sana" rispetto al mostro a tre teste della deflazione.

Investimenti tranquilli ( a parte il rischioso azionario per il rimbalzo) restano bond a scadenza 7/10 anni a tasso variabile e il monetario, a brevissimo ciclo di rinnovo, o legato agli indici dei trasferimenti tra banche. Sempre in valuta locale.

L'oroscopo dice che l'investimento migliore è una attività economica su qualche base innovativa avviata nel prox anno , con prospettiva di cessione in 5 /10 Anni, scontando diverse difficoltà iniziali.
Ma questo riguarda più il money chela finance, ed è ovviamente tutta un'altra storia...