Azioni, il ribasso continua su tutti i mercati
Nessuna novità, occorre rilevare che non si è assistito al benchè minimo rimbalzo su nessun azionario da un mese a questa parte, segno di indubbia debolezza di tutto il quadro.
Valga per tutti il DJ che pure tra le sue blue chip annovera multinazionali piuttosto resistenti alla volatilità.
In 10/15 gg (anche meno) un ulteriore ribasso del 10/15 percento su tutti gli indici è possibile sulla scorta dell'esperienza tutt'ora viva dell'11 settembre, a meno di pronti interventi della FED nel settore immobiliare a sostegno di Fannie Mae e Freddie Mac, nella politica della svalutazione del dollaro o della speculazione sul petrolio. Nel grafico la indicazione di un supporto teorico , tecnicamente raggiungibile in una manciata di sedute come nell'11 settembre.
E' vero che, teoricamente, gli asset espressi in dollari (v.parte inferiore del graf) iniziano a diventare appetibili: quando colossi come Fannie Mae valgono pochi dollari, con un dollaro fortemente svalutato , o i bancari massacrati dalle vendite a pioggia stanno apparentemente al lumicino del minimo del 2003, ci si inizia a chiedere se provarci con poco non sia saggio.
Siamo quindi apparentemente in zona di appetiti, in parte ampliati dal desiderio di reazione su voci di problemi che si inseguono a tambur battente secondo il noto adagio: vendi o compra sulle voci.
Ma è meglio resistere alle sirene, DJ e SP hanno ancora strada da fare. Il DJ sembra anticipare la soglia psicologica dei 10 mila punti verso cui sembra volersi indirizzare risolutamente.
Resta fosco il quadro secolare.
Sempre Bond in valuta locale (euro), non c'è via d'uscita.
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