Petrolio, la Cina si attrezza per cercare nuovi giacimenti



Colpo grosso della Cina nel settore petrolifero.
L'ente di Stato China National Offshore Oil Company , Cnooc, già celebre per aver tentato la scalata della compagnia californiana Unocal, poi bloccata per motivi politici da Washington, ha comprato per 2,5 miliardi di dollari la società norvegese Awilco Offshore, specializzata nelle attrezzature per l'esplorazione petrolifera.

(nel grafico il picco delle estrazioni norvegesi e le previsioni future)

Gli "oil rigs" (impianti per l'esplorazione petrolifera) scarseggiano nel mondo intero ed è in atto una corsa per accaparrarseli. Il modo più semplice di farlo consiste appunto nel comprare le aziende che li costruiscono e hanno il know how per utilizzarli, come ha appena fatto la Cina.

L'acquisizione della Awilco servirà anzitutto ai cinesi per accelerare le esplorazioni petrolifere nelle loro stesse zone costiere dove i giacimenti sottomarini non sono adeguatamente sfruttati (baia di Bohai, mare della Cina meridionale), nonché al largo delle isole del Mare Orientale sulle quali è stato raggiunto di recente un accordo con il Giappone per lo sfruttamento congiunto delle acque contese. In futuro il potenziamento delle capacità cinesi nel settore dell'esplorazione potrà consentire alle compagnie di Pechino di proporsi come partner anche in progetti internazionali offshore, dall'Africa occidentale al Brasile.

da : Repubblica.it

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